Mi piace pensare
che un domani ci saranno adulti felici
che potranno raccontare ai loro figli
di essere stati in un asilo nido
dove venivano tenuti in fascia e
lasciati liberi di essere e di fare.
Di saltare nelle pozzanghere e di inventare.
Dove i cartoni animati erano scatoloni che
prendevano vita tra le loro mani,
trasformandosi in treni, tamburi, tane di ogni genere...
Mi piace pensare
che il nostro appuntamento al Campidoglio
sarà un primo passo per rendere tutte le scuole migliori.
Che la burocrazia si sbriciolerà, un giorno,
sotto la potente bellezza della giustizia e della verità.
Mi piace pensare
che il segno che lasceremo su questa Terra
sia un germoglio di bellezza,
infestante come la nostra tanto amata e preziosa portulaca.
Oltre a tre, e magari di più,
meravigliose creature
frutto di un amore potente come il mare in burrasca e
accogliente come un'alba d'estate.
Mi cullo nella bellezza
di esseri umani che sanno
abbassare le maschere e le armi
per coltivare i sogni e la pace.
Mi accoccolo sul tintinnare delle stelle,
sui sospiri dei nostri figli addormentati.
Mi sorprendo
scrivere e a sorridere
dopo una giornata interminabilmente densa e incredibilmente ricca.
E' proprio vero... "a mas grande de las artes es la vida".
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